L’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP extra vecchio è un aceto invecchiato almeno 25 anni. Dal sapore armonico e maturo, si caratterizza per la densità elevata e il profumo intenso e persistente.
Conquista il titolo di extra vecchio dopo 25 anni di affinamento in legni pregiati, prelevato da botti piccole dopo la lenta acidificazione del mosto d’uva cotto.
Custodito in solai o sottotetti con diverse variazioni climatiche tipiche del territorio modenese, invecchia in batterie di botti di diverse capacità e di diverso legno diventando così il prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Ciò che conferisce all’aceto le diverse note che lo caratterizzano infatti è il legno.
Il colore scuro deriva dalla permanenza in botti di legno di castagno, il legno di gelso concentra il prodotto più velocemente e il legno di ginepro cede le essenze resinose, il legno di ciliegio addolcisce il sapore, mentre il legno di rovere conferisce all’aceto già maturo un tipico sapore vanigliato.
Nato come digestivo da assumere a bicchierini a fine pasto, con il tempo ha trovato impiego nei menù dei grandi chefs internazionali dagli antipasti ai desserts.
Dopo un severo esame esercitato dal Consorzio dei produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, di cui Ermes Malpighi è tra i fondatori, l’Aceto può essere imbottigliato nelle speciali bottiglie approvate dal Consorzio e disegnate dal famoso designer Giorgietto Giugiaro.
Su ogni bottiglia viene applicato il sigillo di garanzia a serie numerata.
Quella dell’Aceto Balsamico Tradizionale è una storia piena di fascino e mistero. E' la storia di un prodotto, frutto dell’ingegno e della passione dell’uomo che risale, tra storia e leggenda, a oltre 1000 anni.
Possiamo trovare notizie precise circa questo “elisir” a base di aceto in vari documenti dei duchi d’Este ai quali si deve riconoscere il merito di aver fatto conoscere l’Aceto Balsamico in molte Corti europee del loro tempo: nel 1764 la Zarina di Russia Caterina la Grande inviò il suo Cancelliere in missione diplomatica presso le capitali europee, e giunto a Modena, chiese di spedire a Mosca alcune bottigliette di Balsamico delle acetaie ducali; nel 1792 a Francoforte, in occasione dell’incoronazione a Imperatore del sacro Romano Impero dell’Arciduca Francesco II d’Austria, il Duca Ercole III d’Este ritenne che il suo secolare aceto fosse degno di essere inviato in dono all’Imperatore nella modesta misura di un flacone.
La famiglia Malpighi è tra i più antichi produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop (dal 1850 arrivata alla quinta generazione), e possiede 3000 botti in cui matura e acidifica l' ABTM.